L’allenatore Gaetano Fontana ha risposto alle domande degli organi di stampa al termine della gara persa dalla Turris contro il Monopoli per 2-0.
Francesco Giglio (Torrechannel): “Come mai la scelta di togliere Ruffo Luci per inserire Zampa all’intervallo e anche perché ha scelto Maldonado e non Franco”
Fontana: “Ho deciso di sostituire Ruffo Luci perchè stava faticando a trovare la posizione e fluidità di gioco. E’ un cambio che ci può stare così come avvenuto la scorsa settimana. Ho scelto Maldonado e non Franco perchè, alla vigilia di questa gara, tra i due quello che era più pronto era Luis e la gara stessa l’ha confermato. Al di là della sofferenza del primo tempo, dove si è giocato controvento, Maldonado è uscito fuori alla grande anche in un centrocampo prima a tre e poi a due quando siamo rimasti in inferiorità numerica”.
Raffaella Ascione (Il Mattino): “In undici contro undici praticamente mai innescato il potenziale offensivo ad eccezione della conclusione di leonetti a fine primo tempo, dopo il rosso di Di Nunzio turris letteralmente eclissata. La salvezza impone prestazioni di ben altro spessore, è d’accordo?”
Fontana: “Nel primo tempo siamo stati condizionati dal vento ma non credo ci siano state occasioni pericolose da parte loro se non una parata di Perina su calcio piazzato. Noi abbiamo avuto l’occasione con Leonetti dove il portiere avversario ha fatto una buona parata. Abbiamo avuto delle buone situazioni dove dovevamo fare meglio in quanto si è sbagliata l’ultima scelta. La seconda frazione di gioco è stata fortemente condizionata da doppio episodio che ci è capitato nello stesso momento, mi riferisco a Di Nunzio ed all’infortunio di Rizzo. Perdendo due calciatori difensivi e di struttura abbiamo subito pagato dazio su palla inattiva prendendo gol. Ritengo la decisione arbitrale piuttosto scellerata in occasione dell’espulsione di Di Nunzio: il loro attaccante ha proseguito perdendo il tempo della giocata ma aveva la possibilità di fare qualsiasi cosa. L’arbitro ha ritenuto opportuno punirci oltre misura perchè a mio avviso non c’erano gli estremi per il rosso perchè il nostro centrale è intervenuto sulla palla. È sempre difficile parlare, quando si perde, delle prestazioni della terna arbitrale. Sembra si voglia trovare scuse, ma bisogna ammettere che queste decisioni spostano partite e prestazioni. In dieci siamo rimasti nella metà campo avversaria poi è logico che concedi qualche occasione prestando il fianco. Non siamo riusciti a concretizzare quello che inizialmente si stava facendo”
Raffaella Ascione (Il Mattino): “Perchè questa Turris non tira mai in porta? Paura? Difficoltà di manovra?”
Fontana: “La difficoltà del primo tempo è stata determinata dal vento che ci fermava le traiettorie. Loro hanno sfruttato la superiorità numerica ed i centimetri su palla inattiva dove poi è nato il primo gol. Non credo si tratti di paura nella maniera più assoluta. Si tratta che le gare nascono in questo modo. Oggi abbiamo fatto due-tre conclusioni importanti come il tiro di Leonetti o il piazzato di Maldonado. Poi ci sono state altre azioni dove potevamo concludere o quantomeno fare scelte diverse perchè eravamo a puntare la linea avversaria e potevamo sfruttare meglio la situazione. Non siamo arrivati al tiro per scelte sbagliate nell’ultimo passaggio”
Michele Massa (Campania Football): “Una squadra quella di oggi che ha totalmente rinunciato ad ogni tipo di manovra salvo poi doversi affacciare solo nel finale in avanti in maniera comunque molto velleitaria. La scelta di Maldonado per Franco all’inizio sembra l’emblema di come la Turris oggi sia scesa in campo per strappare più il singolo punto che la posta piena, in una situazione dove tutte le rivali macinano i tre punti su quasi tutti i campi, non reputa che quello che deve cambiare sia l’atteggiamento?”
Fontana: “Onestamente non riesco a preparare le gare andando a calcolare una prestazione per prendere un punto. Nessun tecnico del mondo possa impostare una gara puntando sul pareggio. Noi stiamo cercando di tirarci fuori da una situazione complessa lavorando in maniera maniacale. Ci sono dei momenti poi in cui le cose ti riescono ed in altre meno ma questo non vuol dire che questi ragazzi non si stiano impegnando. Al di là di tutto, oggi c’è stato qualche errore nostro ma la gara è stata spostata da una decisione scellerata da parte dell’arbitro ed in più, nello stesso attimo, abbiamo perso Rizzo per infortunio. Abbiamo pagato dazio subito. Ho cercato di rimetterla in piedi inserendo calciatori offensivi, seppur in inferiorità numerica. Dispiace non essere riusciti a recuperare la gara ma questo non ci sposta dai nostri compiti e dal nostro atteggiamento per il cammino che dobbiamo fare da qui in avanti”.
Michele Massa (Campania Football): “Collegandomi alla domanda precedente, le chiedo se ora la Turris non entra la paura di non uscire mai più da queste sabbie mobili? Oggi si rischia di avere la prima squadra che si salva a sicuramente +4 e forse anche +5 se il Potenza farà punti. Le partite diminuiscono e i punti diventano sempre di più…”
Fontana: “La paura non deve entrare nella maniera più assoluta subentrare. Avere paura significherebbe smettere di giocare e fare qualsiasi cosa. mancano tante gare. Ho sempre detto ai ragazzi che tutto dipende tutto da noi. Se dovesse subentrare la paura sarebbe un freno per tutti, non ci consentirebbe di fare quello che è nelle nostre intenzioni. È ovvio che quando c’è una sconfitta c’è sfiducia, ma noi abbiamo il compito ed il dovere di capire cosa si è sbagliato e quello che si poteva fare. Se vogliamo vedere negativo o cercare un responsabile di questa situazione, credo che sia la maniera sbagliata di affrontare questo momento. Dentro questa disamina ci sono errori che vanno migliorati ma oltre a ciò ci sono tante altre situazioni che, come oggi, non sono state favorevoli a noi ed in questo momento pesano come un macigno.Questo però non toglie che dobbiamo continuare a lavorare come stiamo facendo”.
Vincenzo Piergallino (Tutto Turris): “Le chiedo se nel mercato invernale, a maggior ragione dopo la partenza di Manzo, si è cercato un centrale di ruolo come valida alternativa a Di Nunzio, visto che Rizzo fin qui è stato proposto per lo più da terzino”
Fontana: “Il mercato è chiuso. Lavoro con la gente che ho a disposizione”
Raffaella Ascione (Il Mattino): “Dopo un mese e mezzo di lavoro, con tanto di mercato, la cura Fontana sembra non funzionare. Se questo è il piglio messo in campo, se queste sono le prestazioni che vengono fuori su campi sicuramente difficili ma affatto impossibili, che considerazioni ne trae rispetto al lavoro sin qui svolto?”
Fontana: “Bisogna fare delle valutazioni in maniera obiettiva. Da quando sono arrivato a fine dicembre ho allenato una squadra dove molti erano fuori per infortunio. Nei primi quindici giorni ho dovuto aspettare il recupero di questi ragazzi poi c’è stato il calciomercato. Mi sono trovato una nuova squadra a fine mercato e ho dovuto trovare il bandolo della matassa iniziando un altro lavoro. Non scappo dalle mie responsabilità, non scappo da quelle che sono i miei compiti. Ripeto, bisogna valutare le cose con estrema obiettività in un momento non semplice dove stiamo cercando di trovare un modo per uscire da questa situazione ma gli intoppi sono tanti. Ho dovuto aspettare calciatori come Giannone e Leonetti che si trascinavano alcuni problemi fisici, ho giocato con Ardizzone quando c’era una trattativa avanzata che poi è andata in porto. Credo che sia difficile per tutti trovare continuità. Non abbasso la testa, continuo a lavorare al di là delle considerazioni che si fanno esternamente. Ci crediamo all’obiettivo che dobbiamo raggiungere”