In riferimento al “comunicato” del 02/09/2024 della testata locale “vesuvio live” (autonoma ed indipendente rispetto alla S.S. TURRIS CALCIO S.R.L. unica proprietaria della squadra di calcio “Turris”), con il quale i redattori lamentano una presunta, non meglio specificata, “censura”, la società contesta fermamente la gravissima presunzione di una “censura” che, a loro dire, sarebbe stata operata dalla stessa e specialmente nella accezione prevista dalle vigenti leggi (cfr. controllo della comunicazione). La società non ha alcun potere di operare la “censura” dei giornalisti della testata i quali, peraltro, si sono guardati bene dall’indicare quali sarebbero gli episodi di “censura”. Diversamente da quanto scritto nel comunicato, tutti i giornalisti, hanno sempre scritto liberamente, e supposto, tutto quello che volevano.
Nel comunicato i redattori scrivono “tutti hanno il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero” legittimando così quanto scritto da alcuni soggetti sui social tra i quali quelli che hanno fatto la chiara intimidazione: non faranno fare gli allenamenti alla squadra a partire da martedi. Questo è gravissimo ed i giornalisti, piuttosto di prendere le distanze da quei soggetti, li trattano come semplici commentatori. Noi siamo contro la violenza!!!!!!!!!!!!!!!!
Grave è la supposizione di un “atteggiamento intimidatorio” nei confronti della testata locale con la quale i dirigenti della società non hanno rapporti e, visti i recenti toni e presunzioni, non hanno interesse ad averne.
Non corrisponde al vero che il dirigente tesserato Ettore Capriola avrebbe indetto una conferenza stampa per il 31/08/2024 in quanto la conferenza era già prevista da giorni con la partecipazione di un tesserato cosi come preannunciato nella apposita chat dell’ufficio stampa con i giornalisti accreditati.
Ci si auspica una immediata rettifica del comunicato, con ampia diffusione in una specifica trasmissione, nelle parti in cui i redattori insinuano una “censura” da parte della S.S. TURRIS CALCIO S.R.L. e dei suoi dirigenti nonchè un presunto “atteggiamento intimidatorio” ed a prendere le distanze da tutti quelli che minacciano atti violenti contro la società.